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Dipendenza da Parmigiano

Era da tempo che volevo fare questo post per narrare a degli sconosciuti di internet le pene che mi affliggono. Ebbene, mi prostro dinanzi a voi per parlarvi della mia dipendenza.

Tutto nasce circa 30 anni fa, quando assaggiai per la prima volta del Parmigiano Reggiano. Me lo ricordo come fosse ieri. Era una giornata afosa in uno di quei paesi sperduti della Pianura Padana. Ne presi una piccola punta, offertami dalla mia cara nonna, e la misi in bocca. Percepii immediatamente l’accostamento dolce salato, e ne fui rapito. Da quel momento la mia vita cambiò, niente fu come prima.

Mi prese subito, ne fui letteralmente risucchiato. Non ricordo molto altro della mia gioventù. Non so dire se questo può essere causato delle ingenti quantità di Parmigiano che da allora assumo, aimè, quotidianamente.

Ma veniamo a noi. Parliamo dati alla mano. Attualmente consumo parmigiano ogni giorno. La mia giornata è scandita da: colazione dove cerco di non mangiarlo. A metà mattina un pezzettino lo mangio, così, per rifarmi la bocca. A pranzo di solito mangio qualcosa con il Parmigiano sopra, più un bel pezzo grosso da rosicchiare. A cena invece mi sfondo proprio. La mia routine appena finito di lavorare è aprire il frigo, stappare una birra e staccare un piccolo macigno dal pezzo di forma. La cena viene poi da sé, ma ruota sempre attorno alla mia droga preferita. Faccio le verdure al forno? Le cospargo di Parmigiano appena grattugiato. Cucino della carne? L’accompagno con il Parmigiano. TUTTO quello che mangio deve contenere almeno il 10-15% di Parmigiano. Quanto cucino i bastoncini Findus… beh, vi lascio immaginare.

Come posso diminuire le dosi a questo punto? Ne sono totalmente assuefatto. Non mi stufa mai. Ma proprio mai. Vorrei poter dire di esserne un estimatore, ma la realtà è che lo amo così tanto che non mi accorgo nemmeno delle varie stagionature o varietà. A volte provo anche altri formaggi, più per una mera curiosità che per reale interesse, ma subito dopo il primo morso penso “…meh” e non riesco a non chiedermi perché sto mangiando quella merda al posto del più nobile Parmigiano.

Il Parmigiano mi costa come un vizio grave. Quanto spendo in media? Boh, non lo voglio sapere. Ma chi fuma un pacchetto al giorno di sigarette e si scola una bottiglia sicuramente spende di meno. Ma smettere è fuori discussione. La sua fragranza, il suo odore, la consistenza in bocca, quel misto di salato e profumo di erbe aromatiche insieme, con pezzetti più morbidi e più duri…

Il Parmigiano mi motiva ad alzarmi la mattina, ad avere la forza per andare al lavoro per guadagnare dei soldi da spendere in cose che non mi interessano. Il parmigiano mi spinge a parlare, ad instaurare delle relazioni finte, a vivere una vita facendo finta di avere dei valori e degli obiettivi che non siano mangiare esclusivamente il Parmigiano. Devo però mantenere, alimentare, in qualche modo il mio vizio, il mio segreto caseario. Non riesco nemmeno ad avere una ragazza, poiché la forma di Parmigiano riempie i miei pensieri oltre che a condizionare il mio fisico ed il mio odore.

Sto attualmente valutando un trasferimento a Parma, per essere più vicino a dove viene prodotto. In questo modo potrei averne in grandi quantità a basso prezzo. Cosa ne pensate? A questo punto mi rimetto a voi, cosa fareste al posto mio? Come fare a mitigare questa mia assuefazione così impattante sulla mia vita? Vale la pena traferirmi?

Grazie a tutti.